Puoi venire alle cucine? Solomon - fandom » Obey Me! genere » Slice of Life personaggi » Solomon, MC ship » Nessuna prompt » 2. Microonde | - Ehi Anika, lo so che non ci siamo mai parlati molto fino ad adesso, nonostante veniamo entrambi dalla Terra, ma ho disperatamente bisogno del tuo aiuto. Puoi venire alle cucine? Solomon -
Anika fissò lo schermo del suo D.D.D. per qualche attimo: erano le dieci di sera, cosa ci faceva Solomon nelle cucine? Soprattutto, per quale motivo aveva bisogno del suo aiuto? Sospirò appena e si alzò, indossando la divisa scolastica, non voleva presentarsi in pigiama, poi alla fine si diresse alle cucine, dove trovò Solomon davanti al forno a microonde aperto. Nell'aria vi era un odore acre di bruciato e il fumo che usciva dall'elettrodomestico non era per niente rassicurante.
"Solomon... cosa diavolo è successo qui?" La ragazza lo guardò con un sopracciglio alzato, non capendo all'inizio perché Solomon, in tutta risposta, si mise a ridere. "Per fortuna Lord Diavolo qui non c'entra e non ne sa nulla." Il potente mago si mise a ridacchiare, prima di tornare serio. "Stavo preparando una torta in tazza per Asmodeus, ma ecco... non è andata come doveva. Ho avuto paura che sarebbe esploso il forno a microonde!" "..." Solomon era davvero impedito nella cucina: lo aveva sentito dire a Beelzebub e ora ne aveva proprio la prova. "Sei senza speranze, lasciamelo dire. Pulisci il casino che hai fatto, io intanto preparo quel dolce. Anche se devo ammettere che..." Anika lo osservò per bene, sorridendo sinistramente. "Apprezzerebbe di più altro da te."
Solomon a quelle parole arrossì completamente e, senza ribattere, si mise a pulire, mentre la ragazza iniziava a prendere i vari ingredienti e preparare il composto. Appena il forno fu pronto, lei inserì la tazza in esso e impostò un minuto e mezzo, consegnando infine il risultato al mago.
"Tieni e vai a conquistare Asmodeus, ma ricorda ciò che ti ho detto."
Con quelle parole si congedò e se ne tornò in camera, ridacchiando ancora tra sé e sé al pensare all'espressione completamente imbarazzata dell'altro umano. |