Fic terza settimana Cow-t 10

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  1. catching_hearts
     
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    Hinata subisce un grave infortunio e non può più giocare a pallavolo. Atsumu gli regala un cagnolino che gli tenga compagnia.




    Avevano provato quella veloce più e più volte in partita e in allenamento da quando si erano ritrovati nella stessa squadra: la prima volta era stata letteralmente un azzardo, ma aveva funzionato alla perfezione. Da quel momento in poi era stata tutta un'ascesa: erano riusciti ad essere più veloci, Hinata riusciva a schiacciare da un punto più alto e per Atsumu quello non era un problema; ovunque il ragazzo dai capelli arancioni fosse, il pallone gli sarebbe arrivato perfetto a portata di mano, affinché lo mettesse a terra con forza nel campo avversario.
    Giocavano assieme letteralmente da pochi mesi, eppure l'affiatamento poteva quasi sembrare peggiore di quello che l'altro ragazzo aveva avuto con Kageyama ai tempi della Karasuno. La prima volta che avevano usato la loro veloce contro gli Schweiden Adlers a tutti era sembrata più veloce e Atsumu ne era andato piuttosto fiero: quattro anni prima aveva promesso a Hinata che gli avrebbe fatto da alzatore ed era proprio quello che era successo. Durante l'odierna partita contro gli Schweiden Adlers doveva però esserci qualcosa che non andava: le loro veloci erano sempre perfette e d'effetto, ma c'era qualcosa di strano nel più piccolo, in quel numero ventuno che non faceva altro che correre come un pazzo - più del solito - per il campo.
    Fu appena ci fu un time-out che Miya ebbe il tempo di parlargli un attimo: era importante per la squadra e quel suo modo di fare lo avrebbe solamente portato a fare del male a se stesso e ai compagni.

    "Shoyo-kun smettila di comportarti così, o finirai con il farti male."

    Lo guardava dritto negli occhi, un espressione decisa sul suo volto e che non ammetteva repliche: c'erano sì altri schiacciatori laterali degni di quel posto nella squadra, ma lui era particolare e... non lo voleva perdere. Vide Hinata abbassare lo sguardo e annuire e sospirò, ascoltando infine le parole del loro coach.

    Fu verso la fine del secondo set che accadde l'irrecuperabile: Atsumu aveva di nuovo alzato perfettamente per Hinata, il quale aveva saltato ancora più in alto del solito e Atsumu si era solo concentrato su un eventuale contrattacco degli Schweiden. Lo sguardo si era fissato sulla palla che toccava inesorabilmente terra a pochi centimetri da Kageyama Tobio, mentre le sue orecchie vennero assordate da un improvviso urlo disumano. Si sentì pietrificato, sapendo bene a chi apparteneva quella voce e aveva paura di guardare cosa fosse successo: aveva forse appoggiato male il piede mentre tornava a terra? Lo aveva forse messo su quello di un avversario e si era preso una bruttissima storta? Mai il girarsi gli prese così tanto tempo: con la coda dell'occhio poteva vedere il massaggiatore della loro squadra entrare in campo e tutte le persone sugli spalti erano ammutolite. Nessuno parlava, nessuno osava fiatare: se Atsumu guardava i suoi compagni vedeva solo le loro facce sconvolte e che anche loro trattenevano il respiro. Fu solo allora che l'ex giocatore dell'Inarizaki si decise a girarsi: Hinata era disteso a terra, le mani alla faccia mentre gli veniva controllata la caviglia, che non sembrava in un buono stato, l'urlo si era placato, ma era palese che fosse in uno stato di dolore tale da non riuscire a sopportarlo. Miya si avvicinò a lui e gli si inginocchiò vicino, stringendogli una mano: non importava quante persone vedevano quel gesto. Erano fidanzati e lui doveva mostrargli il suo supporto.

    "Andrà tutto bene Shoyo, okay? Non preoccuparti." Gli sussurrò all'orecchio, cercando di calmarlo.
    "Mi... mi dispiace Sumu... me lo avevi detto che mi sarei fatto male."

    Miya scosse la testa: da quando glielo aveva detto aveva migliorato tutto ed era diventato meno selvaggio, quello era stato solo un colpo di sfortuna. Il fisioterapista guardè Sumu in una muta richiesta di aiuto nell'alzarlo e portarlo quanto meno alla panchina, al che il numero tredici dei Black Jackal annuì e prese Hinata sotto alla vita, aiutandolo così ad alzarsi, attento a non fargli appoggiare il piede malato a terra. Portò un suo braccio dietro la propria spalla, mentre il massaggiatore faceva la stessa cosa e lentamente portarono Hinata alla panchina, dove gli fu applicato subito del ghiaccio sulla caviglia, dopo averlo fatto stendere.

    "Deve essere portato in ospedale e... non vorrei arrivare a conclusioni troppo affrettate, lo confermeranno in caso al pronto soccorso, ma temo che non potrà più giocare a pallavolo."

    Si erano messi in disparte per parlarne, così da evitare che Hinata potesse sentire quella discussione, che già per Atsumu stesso fu una doccia gelata. Sarebbe stato davvero difficile da accettare per Hinata, ne era certo.

    " 'Sumu, continua a giocare, raggiungimi dopo in ospedale. Devi rimanere qui, non è giusto che abbandoni la partita per colpa mia."

    Come poteva credere Hinata che sarebbe stato facile concentrarsi da quel momento in poi? Con il pensiero al suo fidanzato sotto i ferri e che forse non avrebbe più potuto giocare a pallavolo? Miya guardò di sfuggita il loro coach e il suo sguardo lasciava a lui la scelta: avrebbe perfettamente capito se avesse voluto seguire Hinata e non glielo avrebbe impedito. Preferiva averlo in squadra in buona forma, non con la testa tra le nuvole.
    In ospedale alla fine venne confermato il timore del fisioterapista e Hinata venne operato per rimettere a posto la caviglia così da permettergli di camminare come sempre, ma gli sarebbe stato impossibile tornare a saltare come una volta.

    *******

    "Lo sai Sumu...? Quel giorno avrei dovuto ascoltarti di più, dopo quella veloce sono finito male sul piede di Ushiwaka ed è successo ciò che è successo. Me ne pento amaramente, perché ora non posso più tornare a giocare e la pallavolo è sempre stata tutto per me." Hinata aveva deciso di interrompere il silenzio che regnava nell'abitacolo dell'auto con cui il fidanzato era andato a prenderlo in ospedale: erano saliti da pochi minuti e lui non era riuscito a sopportare tutto quello.

    "..." Sumu non sapeva esattamente cosa dire, ma doveva farlo. "L'importante è che tu riesca a camminare. Lo so quanto fosse importante per te la pallavolo, però non possiamo tornare indietro nel tempo."

    In più a casa c'era qualcosa che aspettava solamente l'arrivo di loro due: qualche giorno prima Atsumu aveva trovato un cucciolo di cane abbandonato per strada. Il pelo gli ricordava molto il proprio colore di capelli, mentre gli occhi erano dello stesso colore di quelli di Hinata. Lo aveva trovato adorabile e aveva deciso di portarlo a casa, convinto che avrebbe fatto molta compagnia al fidanzato, mentre lui era agli allenamenti con la squadra. A volte nella testa di Atsumu risuonava ancora l'urlo che aveva cacciato Hinata quel fatidico giorno ed era sempre più convinto che in qualche modo tutto quello fosse colpa sua e ciò non faceva che accrescere i suoi sensi di colpa. Se solo si fosse impuntato di più sul farlo stare tranquillo forse tutto quello non sarebbe successo.
    Scrollò appena la testa per togliere dalla mente quel pensiero e portò una mano su quella di Hinata, come a volergli dare forza. A volte tra di loro bastava anche solo un semplice gesto, le parole non erano sempre necessarie, proprio come in quel momento.
    Quando arrivarono a casa Atsumu scese per primo e gli aprì galantemente la portiera - anche se non ce n'era affatto bisogno, ma lui voleva viziarlo un pochino in quel momento - e Hinata scese adagio dal sedile, respirando a fondo l'aria di libertà. Non gli era piaciuto dover restare in ospedale, poter uscire ben poco, se non per niente, quindi ora si sentiva davvero felice di potersene stare all'aperto. In una situazione normale si sarebbe messo a saltellare fino all'entrata, ma non gli era permesso, quindi si limitò a seguire il fidanzato con un sorriso un po' ebete sulla faccia.

    "Copri gli occhi e aspettami qui, Shoyo."

    Atsumu dovette attendere che il ragazzo dai capelli arancioni facesse ciò che gli aveva appena detto, ma poi fu in grado di entrare in casa e prendere il regalo che gli aveva fatto. Era sicuro che lo avrebbe adorato proprio come era successo a lui appena lo aveva visto, dato che la sua famiglia già aveva un cane. Non gli aveva ancora dato un nome, voleva che fosse Hinata a sceglierlo, ma gli aveva messo attorno al collo un grosso fiocco arancione. Portò Hinata in casa prendendolo per un braccio e, dopo aver chiuso la porta, si piazzò davanti a lui con un sorriso a trentadue denti.

    "Ora puoi aprire gli occhi."

    Sperava che non avesse sbirciato nel frattempo, ma probabilmente no, data la sua espressione decisamente stupita e felice. Dopo ciò che era successo era stato sempre triste, ma ora era tornato a sorridere. Un sorriso genuino che Miya non aveva mai visto prima d'ora sulle sue labbra, ma era felice di essere lui il motivo di esso.
    Gli occhi di Hinata luccicavano per l'emozione e sembrava essere sul punto di mettersi a piangere per la felicità, mentre abbracciava stretto l'altro ragazzo.

    "Questo cucciolo è carinissimo, grazie infinite! Me ne prenderò cura come si deve, gli darò tutto l'amore che si merita!" Si sentiva davvero al settimo cielo e gli sembrava di vedere la luce in fondo al tunnel della tristezza.

    "Mi sei sembrato così triste da quando hai avuto l'infortunio e poi ho trovato questo cagnolino abbandonato, quindi ho deciso di portarlo a casa per regalartelo. Vi farete molta compagnia a vicenda. Come vorresti chiamarlo?" Miya gli accarezzò appena i capelli, staccandosi solo per posare a terra il cucciolo, cosicché potesse muoversi invece di stare intrappolato tra loro due.

    "Mh... Shomi! Un po' il misto tra i nostri nomi."

    Guardarono entrambi il cucciolo che si era messo ad esplorare l'appartamento con una certa curiosità e Sumu annuì: era un bel nome, piaceva molto anche lui e trovava carino che Hinata avesse pensato di richiamare i loro, per darlo al cagnolino che ora era lì con loro, per sempre.

    N.d.a.: Storia partecipante alla M1 della terza settimana del Cow-T.
    Fandom: Haikyuu
    Ship: AtsuHina
    Wc: 1650

     
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