Fic terza settimana Cow-t 10

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  1. catching_hearts
     
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    Atsumu è un näcken e attira baby!Hinata a lui, uccidendolo con una lama che esce dal suo violino.

    Erano passati troppi giorni da quando Atsumu aveva avuto il piacere di poter uccidere una donna o un bambino. Lui era un näcken, nome che aveva sentito urlare a qualcuno mentre stava per ucciderlo, uno spirito d'acqua che suonava musiche incantate con il violino.
    La voce doveva essersi sparsa e quindi nessuno sembrava più avvicinarsi lì: doveva quindi cambiare posto, un fiume vicino ad un villaggio dove nessuno sapeva della sua esistenza. Sospirò e sparì da lì, spostandosi più a nord da lì, superò svariati villaggi risalendo quel fiume, fino a raggiungere un posto disperso nelle montagne: lì di sicuro le voci a suo riguardo non erano arrivate. Anche se era in alto, vi era un lago e quello era il posto migliore per lui: avrebbe potuto facilmente far annegare le sue vittime lì dentro, senza dover sporcare la lama che era nascosto nel suo violino.
    Si divertiva a suonare quella musica che poteva essere sentita solamente dalla sua vittima e che finiva con l'attirarla inevitabilmente verso di lui, verso il fiume o lago, in quel preciso caso. Quello specchio d'acqua sembrava essere molto gettonato dalle persone, dato che era estate, ma ci vollero dei giorni prima che trovasse qualcuno che voleva uccidere. Si trattava di un ragazzino, non avrà avuto più di dieci anni, sembrava sveglio, aveva capelli corti arancioni e occhi marroni. Andava lì sempre da solo, senza la supervisione di nessuno, se ne stava completamente per conto suo ma si divertiva in ogni caso nell'acqua poco cristallina del lago.
    Fu in un giorno di metà luglio che decise di attuare il suo piano: si sedette su una delle rocce che circondavano il lago, dalla parte opposta a dove iniziava a nuotare il ragazzo, in modo che il fondale fosse bello profondo. Lo aveva visto arrivare fino più o meno dove si era appostato, ma lì non toccava e un giorno aveva quasi avuto un attacco di panico nell'accorgersi che non era in grado di toccare con i piedi. Sospirò Atsumu e prese il violini, iniziando così a suonare una delle musiche che dedicava sempre ai ragazzini per attirarli a sé; era come una sorta di ninna nanna, posta ad addormentarli e condurli contro il loro volere verso di lui, fino a farli arrivare dove non potevano più tornare indietro e la morte finiva con il sopraggiungere nel giro di pochi minuti. Certi erano fortunati e morivano velocemente, altri finivano con il risvegliarsi dalla transe e venire sgozzati agonizzando. Di solito teneva gli occhi chiusi mentre suonava, ma voleva essere sicuro che quel ragazzino stesse arrivando, attratto dalla sua melodia. Teneva gli occhi puntati su di lui che mano a mano si allontanava sempre di più da riva, nessuno che lo fermava - forse perché sapevano benissimo che sarebbe tornato, ma non sapevano che non lo avrebbero più rivisto. -

    "Bravo ragazzino, vieni qua da zio Sumu."

    Quando fu vicino a lui Atsumu allungò una mano verso il volto e ghignò: il ragazzino uscì dalla trance, ma non ebbe il tempo di rendersi conto di dove fosse arrivato, che lo spirito gli tagliò la gola con un movimento deciso della mano e della lama che aveva in essa.

    "Mi dispiace piccolo, ora sei più bello così. Gli umani non ti meritavano davvero più."

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8 replies since 22/2/2020, 23:28   56 views
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