Leone

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  1. catching_hearts
     
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    Sapore amaro



    Per le strade di Tohoku le persone erano in festa: quello era il giorno di Capodanno e lì si teneva la famosa danza del leone, anche chiamata Shishi-mai. Per quanto Hawks si sarebbe fermato volentieri a vedere i festeggiamenti, essere un eroe glielo impediva. Il suo lavoro non andava mai in pausa e fare il doppio gioco, essendo pure una spia per la Lega dei Villain aumentava il carico di tutto.



    Sospeso in aria grazie alle sue ali color cremisi, sorvolava le strade della città, diretto in un certo vicolo dove ormai si incontrava spesso con Dabi.Si trovava alla periferia della città, abbastanza nascosto e solo loro due sapevano di quegli incontri lì. Era sicuro che il villain avesse altre cose importanti da riferirgli, o forse dovevano litigare per qualcosa. Lentamente atterrò in una piazzola, raggiungendo dopo minuti che gli sembrarono infiniti, il loro solito posto.



    Quel vicolo ne aveva viste molte da parte di loro due, ma era quello più adatto per i loro incontri clandestini. Le persone gli passavano accanto, alcune ubriache, ma lui andava avanti dritto per las sua strada, cercando di non arrivare in ritardo, o Dabi se la sarebbe presa molto, lo conosceva bene ormai. Era un peccato non potersi aggiungere ai festeggiamenti, forse sarebbe però potuto succedere qualche ora più tardi. Mai come in quel momento coprire quegli ultimi metri gli sembrarono infiniti, ma finalmente arrivò alla sua ambita destinazione.



    Bastarono pochi passi fatti nel completo buio, prima che si dovesse fermare perché qualcuno era alle sue spalle. Sapeva benissimo chi era: un certo villain dai capelli neri, quello stesso villain con cui aveva una relazione come dire... clandestina, ecco. Nessuno, che fosse villain o hero, poteva scoprirla, Hawks faceva anche il doppio gioco e lavorava contemporaneamente anche per la lega dei Villain.







    "Finalmente sei arrivato. Sei in ritardo."







    La voce roca e profonda di Dabi risuonò alle sue spalle come una sentenza e i brividi che fece scorrere lungo la spina dorsale di Keigo furono molti. Sapeva benissimo di non essere in ritardo, forse un minuto, se proprio.







    "Se lo sono, cosa che dubito, sarà al massimo di un minuto. Non serve farne una questione di stato per così poco."







    Keigo si mordicchiò il labbro inferiore: dal tono di voce Dabi sembrava irritato per qualcosa, nel tempo che aveva iniziato a passare con lui aveva ben imparato a cogliere ogni sfumatura del suo tono. E no, quel tono non poteva essere dato solamente dal suo presunto ritardo. Doveva esserci per forza qualcosa che avesse a che fare con l'ultima missione che aveva fatto per lui, un qualcosa che era andato storto, o che comunque non era stato giusto per il villain, ma Keigo non riusciva a ricordare cosa. Aveva eseguito alla lettera ogni ordine, aveva forse tralasciato qualcosa? Dalle sue labbra scappò un lieve gemito sorpreso, quando Dabi lo addossò malamente al muro, con fare totalmente burbero. A Keigo però piaceva quando faceva così, non lo poteva di certo negare.







    "Ti ricordo che sono io il capo qui, quindi non cercare di fare il duro in questo modo, Hawks. E anche se non sei in ritardo di molti minuti, hai altro per cui mi hai fatto irritare e credo che tu lo sappia benissimo, no?"







    Non avevano molto tempo da perdere, non ve ne era molto prima che Dabi dovesse tornare indietro, quindi alla fin fine si trattava di un litigio e una sveltina, niente di più. Avrebbe preferito avere più tempo a disposizione, ma non poteva farci molto.



    Keigo non rispose alla sua domanda, dato che non ne aveva idea e ben presto si trovò un ginocchio di Dabi tra le gambe, mentre era addossato al muro, le ali che aveva sulla schiena gli impedivano di toccare la superficie fredda dietro di lui. La mano che si era chiusa attorno al suo collo non premeva troppo, Dabi non lo voleva di certo soffocare, ma era un suo modo per mostrargli la sua autorità, come se Hawks potesse anche solo dimenticarsene.



    Il litigio passò velocemente, con Dabi che continuava a stimolare il cavallo del Pro Hero, al quale stava ormai crescendo un evidente erezione, un po' eccitato da tutta quella situazione. Quella era una delle pochissime situazioni in cui gli piaceva stare con le spalle al muro, cosa che normalmente non gradiva per il fatto che - in caso - non sarebbe riuscito a spiegare le ali e liberarsi più facilmente. Il respiro di Keigo si faceva mano a mano più affannoso, mentre Dabi si inginocchiava e gli abbassava i pantaloni assieme ai boxer, liberando così la sua erezione pulsante. La mano libera andò a stringersi attorno al suo sesso, iniziando a massaggiarlo con una certa foga e a lambirne la carne con la lingua.



    "Girati."



    L'ordine arrivò autoritario appena Dabi si rialzò, lasciando il membro di Hawks ancora eretto, sulla punta vi era una goccia di seme, ma non lo aveva ancora portato all'orgasmo. Attese che il pro hero si girasse, mentre si slacciava i pantaloni e li abbassava, osservando la sua schiena muscolosa da cui partivano le ali cremisi. Aveva imparato che la base di esse era una zona erogena per il proprietario, quindi si mise a stimolarle con una mano, mentre con l'altra iniziava a preparare Keigo per la penetrazione.

    I gemiti che l'altro cercava di sopprimere erano più che eloquenti, tanto quanto la pelle d'oca che il villain poteva notare sulla sua pelle rosea. Keigo era chiaramente vicino al limite, ma Dabi aveva a malapena un erezione e non era giusto. Quando finalmente entrò in lui, Hawks lo accolse per bene, era ormai abituato e non faceva male, era solo tanta eccitazione ciò che provava. Le spinte si fecero man mano più potenti e veloci, le mani di Dabi graffiavano le spalle di Hawks, scendevano piano lungo la sua schiena, fino a raggiungere i glutei, che di tanto in tanto colpiva. Non gli lasciava il segno, ma sentiva il pro hero fremere di piacere sotto il suo tocco e non riusciva a trattenere un ghigno. Riuscirono a raggiungere l'orsmo assieme, Hawks sporcando il muro a cui era appoggiato con il petto, mentre Dabi sporcandosi la mano dopo essere uscito quasi all'ultimo secondo da lui. Le gambe di Hawks tremavano mentre si rivestiva, ma si sentiva appagato.



    "La prossima volta vedi di fare il tuo lavoro come si deve. Ti ricontatto io tra qualche giorno."



    Più o meno i loro incontri finivano sempre così, soprattutto se Dabi era arrabbiato come in quel caso. Non era comunque mai stato una persona che dispendeva complimenti o gentilezza a destra e a manca, Hawks ne era ormai abituato.

    asiyYD2

     
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3 replies since 6/1/2021, 17:52   47 views
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