Cow-T 11

Prima settimana

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  1. catching_hearts
     
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    Berlin at night



    Il sabato sera sempre dedicato alle partite della LEC: ogni squadra quell'anno restava chiusa nella Gaming House e nella Gaming Room c'era lo showdown contro gli avversari. Dall'inizio dello Spring Split due sole squadre si erano davvero distinte tra tutte le altre, perdendo solo due partite ciascuna: G2 e Rogue.

    I G2 si presentavano con il nuovo acquisto Rekkles, che stava facendo davvero faville con i nuovi compagni, riuscendo a integrarsi molto nel nuovo ambiente che era molto più tranquillo e spensierato di quando era ai Fnatic. A Martin piaceva la nuova squadra: passavano molto spesso tutta la giornata assieme, anche quando ce l'avevano libera e lui la considerava una cosa molto importante. Nella vecchia squadra tutto quello gli era mancato molto, ma non era di certo solo quello che rendeva il tutto molto più piacevole.

    A differenza dei compagni, Martin era l'unico a non abitare lì nella nuova gaming house: valeva la stessa cosa di quando era ai Fnatic, perché sentiva il bisogno di staccare dopo tutta la giornata passata a giocare, per non parlare del week-end. Di solito gli altri se ne restavano alla Gaming House, mentre Rekkles era l'unico che, vivendo in un appartamento a dieci minuti da essa, poteva prendere un po' d'aria e staccare direttamente da tutto ciò che era successo fino a quel punto.

    Una passeggiata la sera per scaricare la tensione dopo un'intensa partita era il metodo migliore per passare una nottata migliore. Ogni partita richiedeva una concentrazione non da poco in ogni momento e difficilmente ci si poteva concedere delle distrazioni. Anche se la loro sedia da gaming era comoda e concedeva loro del lusso e l'evitare un inutile dolore a causa del stare troppo seduti su di essa - con dei cuscinetti fatti appositamente - il peso mentale che alcune partite avevano su di loro era molto spesso più fonte di fastidio rispetto a tutto il resto. Il peggio veniva se oltre a tutta l'intensità si aggiungeva il senso di sconfitta dopo una partita in cui erano convinti di avere dato il massimo di loro stessi. C'erano games in cui la squadra avversaria era semplicemente più brava, altri in cui gli errori si accumulavano l'uno sopra all'altro e venivano, giustamente, puniti il più possibile.

    La cosa più appagante era invece la vittoria: anche se non era andata come sarebbe dovuta andare, anche se c'erano stati alcuni errori, prevalere aveva sempre quel sapore dolce, soprattutto quando la scritta "vittoria" appariva sullo schermo. In quel caso non mancavano mai i sorrisi a trentadue denti, gli abbracci tra di loro e con i coach, le pacche sulle spalle, i complimenti... lasciare la Gaming Room per andare a rilassarsi sul divano, mangiucchiare qualcosa e poi guardare qualche serie tv al pc. A volte tendevano anche a farsi portare della pizza se non giocavano troppo tardi, così da festeggiare come si doveva la tanto meritata vittoria.



    Quel sabato era stato uno di quelli con la partita ufficiale totalmente da cancellare dalla memoria: errori su errori, il lag dovuto alla pessima connessione internet, la pausa che era - molto più o meno - a metterla a posto... Era stata una partita importante quella, contro i loro avversari datati, i Fnatic, ma solo i secondi erano riusciti a uscirne vittoriosi. Nonostante i vari problemi avevano cercato di fare proprio del loro meglio, ma alla fine erano stati i loro avversari ad avere la meglio sul campo di battaglia.

    Gli sguardi dei ragazzi fissavano la scritta "sconfitta" senza sapere cosa dire: le mani mossero - come se fossero dei robot - il mouse per poter così chiudere e spegnere tutto, prima che tutti poi si alzassero.



    "Avete fatto del vostro meglio anche con tutte le avversità contro, potete essere solamente fieri di voi e non pensarci troppo. Siamo solo alla seconda partita persa, non abbiamo perso lo split."



    Duffman e Grabbz erano andati da loro come al solito e, avendoli visti un po' giù di morale, si erano sentiti in dovere di tirar loro su il morale. In quel caso non c'era molto da riguardare per quella partita: il lag aveva comportato la maggior parte dei problemi e errori, quindi...



    "I nostri coach hanno ragione. Nonostante il lag gli abbiamo dato del filo da torcere. Per sgombrare la mente potremmo andare a fare una passeggiata per Berlino ora. Prendiamo un po' d'aria fresca e non ci pensiamo troppo. Domani o nei prossimi giorni possiamo rivedere il video e commentare gli eventuali errori."



    Mihael aveva preso in mano la situazione, si sentiva un po' il capitano della squadra ed era giusto che si comportasse come se lo fosse stato davvero. I due Martin, Marcin e Rasmus annuirono, uscendo così dalla stanza e si chiusero momentaneamente in camera per vestirsi decentemente, dato quanto aveva nevicato nei giorni precedenti. Pochi minuti dopo si ritrovarono tutti all'ingresso, le mascherine già indossate, i cappelli calati sulle orecchie, i guanti alle mani e il cappotto bello chiuso, adornato in cima anche da una sciarpa, così che tenessero al caldo il collo.

    I passi dei ragazzi risuonarono per qualche attimo per le scale, prima di cessare, mentre loro iniziavano a camminare al di fuori della Gaming House. Berlino di notte era stupenda, il fine settimana di solito brulicava di persone, ma dato il problema che il Corona virus comportava, non vi erano più così tante persone in giro, non a quell'ora per lo meno. La luce dei lampioni era l'unica fonte di illuminazione, fatta eccezione per le pochissime macchine che passavano sporadicamente. Se si alzava il volto verso il cielo, esso appariva totalmente scuro, le stelle non si vedevano a causa dei nuvoloni che minacciavano pioggia o altra neve. Una notte coperta, le temperature erano basse e di certo non favorivano la sciolta della neve che era caduta copiosamente nei giorni precedenti. Si sarebbero anzi formate solamente delle lastre di ghiaccio pericolose.



    "Non molto lontano da qui ci dovrebbe essere un parco, seguendo questa linea di lampioni, ragazzi. Potremmo avventurarci lì."



    Anche se non c'era nessuno in giro, a Rekkles sembrava una bella idea, anche perché in quel momento non aveva molta voglia di incontrare qualche fan. A volte tendeva ad allungare leggermente la strada prima di tornare a casa e si fermava in quel parco, sedendosi completamente da solo su una delle panchine che ivi vi erano.



    "La tua è un'ottima idea, Martin!"



    La voce gracchiante era quella di Jankos, che strappò un lieve sorriso all'ADC, mentre si metteva lui al loro capo, così da poterli guidare.



    "Oooh, ma qui c'è anche quella famosa fabbrica di cioccolato Ritter! Appena riapre dobbiamo assolutamente andarci tutti! Le tavole che ne escono sono una bontà e si possono scegliere i gusti che si vogliono."



    Essendosi trasferiti relativamente da poco nella Gaming House, non avevano ancora avuto davvero l'opportunità di esplorare i dintorni date le sessioni di gaming che facevano ogni giorno.



    "Sicuramente riaprirà presto, appena verranno allentate tutte queste restrizioni. In ogni caso concordo: fanno la cioccolata che è la fine del mondo, Rasmus."



    Invece di continuare su quella via, si spostarono vero unter den Linden, così da arrivare in modo più diretto al parco, ma anche perché così erano direttamente nel centro della città. Era davvero strano vedere quasi tutto nell'oscurità, ma ormai le cose andavano in quel modo e non potevano farci molto. Prima di arrivare alla loro ambita meta passarono anche davanti al muso della storia di Berlino, fermandosi solo quando arrivarono al Duomo di Berlino. Oltre esso si poteva sentire scorrere la Sprea, cosa che normalmente era quasi impossibile, ma era comunque un bel suono.

    Quel piccolo giardino aveva due panchine e i ragazzi si divisero: Caps - che per tutto il tempo si era tenuto ben stretto al suo ragazzo - e Wunder su una, mentre Rekkles, MikyX e Jankos sull'altra. Attorno a loro regnava la pace più assoluta, mentre Caps si sedeva cavalcioni sul loro top laner, iniziando a baciarlo con dolcezza e gli altri distoglievano lo sguardo da loro.

    Caps lo aveva voluto baciare da quando avevano finito la partita e solo in quel momento aveva potuto finalmente farlo. Wunder portò le braccia attorno al corpo esile del compagno e fidanzato, strusciando il naso con il suo, baciandolo poi.

    Dal canto loro, anche Rekkles, MikyX e Jankos iniziarono a baciarsi lì su quella panchina, alle loro spalle, sullo sfondo, il Duomo di Berlino che si ergieva in tutta la sua maestosità. Rekkles era in mezzo al jungler e al support ed entrambi gli davano le giuste attenzioni: Jankos si era avventato sulle sue labbra, mentre Miky restava all'altezza delle sue spalle e il suo collo.

    Qualche attenzione qui e lì fece dimenticare loro tutto il resto, il posto dove si trovavano, ma soprattutto che di lì a qualche minuto sarebbe potuto iniziare a piovere o a nevicare di nuovo. Candida e lenta la neve tornò lentamente a scendere e posarsi sul terreno, sulle loro giacche, sui loro cappelli. Forse a quel punto era meglio tornare alla Gaming House, più che altro per evitare un bel raffreddore - che per come erano vestiti era quasi impossibile che lo avrebbero preso - però a quel punto tanto valeva spingersi fino alla torre della televisione per poi tornare indietro e andare a riposare.



    "Vi va di andare alla torre della televisione? Poi sarà meglio rientrare, io personalmente mi sento anche già un po' meglio."



    Quell'uscita era stata sicuramente molto utile per scaricare i nervi di tutti, soprattutto per Caps, che era stato colui che aveva avanzato quella proposta. Dopo l'annuire di tutti, ripresero il cammino stringendosi meglio nei cappotti che indossavano: anche quell'attrazione era, ovviamente, chiusa, le luci che la illuminavano di solito erano ancora accese, ma tutto quello aveva tutto un altro significato, un'altra atmosfera e il che era un vero peccato. Caps aveva preso Wunder per mano, intrecciandola in una delle sue, sorridendogli a trentadue denti per quanto era felice. Un'uscita strana, però era stata davvero utile dopo quella giornata particolarmente no e non poteva sentirsi più soddisfatto in tutto quello. Gli altri tre ai suoi occhi formavano un bel trio amoroso, anche se a volte Jankos faceva decisamente irritare il povero MikyX, mentre Rekkles sembrava sopportarlo in silenzio, senza dire nulla.



    "A domani allora. Dormi bene Martin."



    Avevano camminato lentamente verso la Gaming House, ma dato che Rekkles non vi dormiva come tutti gli altri, si erano dovuti lasciare a dieci minuti a piedi da essa. Con un saluto di mano e vari buonanotte si allontanarono da lì, più leggeri nell'animo.

    Fandom: RPF esports e Gaming
    Personaggi: G2 players
    Genere: generale, romantico
    Avvertimenti: threesome
    Wordcount: 1770 parole
    Missione e prompt: #4 - Città di notte + Concept-imana #2 - Hades - Fuga



    Edited by catching_hearts - 23/2/2021, 22:59
     
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17 replies since 8/2/2021, 11:51   180 views
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