Cow-T 11

Prima settimana

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    "Ehi Tristan, ne vuoi un po' anche tu?"



    I giocatori dei TSM avevano deciso di passare una giornata al luna park e in quel momento POE e Spica erano seduti su una panchina mentre il sole baciava i loro volti, la gente passava costantemente davanti a loro, nell'aerea vi era il tipico odore dolciastro di qualche leccornia e alle loro orecchie arrivavano urla eccitate o spaventate da diverse attrazioni. Spica aveva preso un bastone di zucchero a velo, Tristan niente, gli altri erano ancora in fila.



    "Ti ringrazio, Spica-sensei."



    Ne prese un solo morso, non troppo grande: era squisito.



    Fandom: League of Legends RPF

    Personaggi: POE, Spica

    Genere: Fluff

    Avvertimenti: ---

    Wordcount: 100 parole

    Missione e prompt: #5 – Luna Park

     
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    Schwarzwaldtorte



    La giornata della donna si avvicinava sempre di più e Wunder e Caps la passavano come se fosse una giornata dedicata agli omega. Rasmus non si sentiva offeso in nessun modo quel giorno, Martin lo trattava come un piccolo re, anche se succedeva letteralmente ogni giorno.

    Martin di sicuro non poteva dirsi un grande cuoco, da quando giocava lì ai G2 aveva un cuoco personale della squadra, quindi procacciarsi il cibo era letteralmente l'ultimo dei suoi problemi.

    Quel giorno era libero per tutti, ma Martin aveva incastrato Rasmus a fare qualcosa con gli altri, mentre lui aveva inventato la scusa di avere mal di testa e non volersi muovere dalla Gaming House. Si era già messo d'accordo il giorno prima con gli altri che avrebbero tenuto occupato il suo fidanzato per tutto il corso della giornata, evitando il supermercato dove sarebbe andato lui, in modo da non rischiare di incontrali. Wunder aveva una missione ed era andare a fare la spesa per prendere gli ingredienti per la Schwarzwald Torte, una delle preferite tedesche di Caps.

    La voleva preparare per il giorno dopo, dato che avrebbero festeggiato quella che per loro era diventata una vera e propria ricorrenza, ma non era molto sicuro di come gli sarebbe riuscita. Sperava per lo meno che risultasse minimamente commestibile, o che Rasmus avrebbe apprezzato il pensiero. Da piccolo aveva ben aiutato la madre a preparare qualche torta, ma erano tutte relativamente semplici e la maggior parte del lavoro lo faceva lei, non lui.

    Martin uscì almeno un paio d'orette dopo rispetto agli altri e si diresse al supermercato. Nella mano teneva un foglio su cui si era scritto cosa doveva comprare, nell'altra mano prese invece il carrello.



    "Vediamo... sei uova medie, cinquecento grammi di cioccolato fondente, zucchero, lievito in polvere, farina, burro, amido di mais, ciliege e panna liquida."



    Più guardava le dosi che gli sarebbero servite, più si chiedeva per quante persone sarebbe uscita quella torta: di sicuro avrebbero potuto mangiarne una fetta anche i loro compagni, coach compresi. Impiegò un totale di una trentina di minuti per trovare tutti gli ingredienti che gli servivano, ma appena fu fuori dal supermercato si sentì felice e appagato. Ora che ci pensava... loro avevano uno chef personale, perché non chiedeva aiuto a lui? Non doveva fargli l'intera torta, ma un aiutino qua e là non sarebbe stato male.

    No, non poteva assolutamente abbassarsi a fare una cosa simile: doveva impegnarsi lui, dall'inizio alla fine, a farla e finirla. Non poteva essere poi così complicato, no?

    Appena tornò alla Gaming House, quella era vuota proprio come avrebbe dovuto essere, portò la spesa nella cucina sofisticata che avevano, iniziando a cercare ciò che gli sarebbe servito, controllando sul cellulare la ricetta. Un coltello grande per sminuzzare grossolanamente il cioccolato fondente, gli strumenti per la cottura a bagnomaria, cucchiaio di legno, planetaria dotata di frusta, frusta elettrica, una tortiera di ventiquattro centimetri, spatola e un colino a maglie strette. Avere uno di chef di fama mondiale a cucinare per loro era assolutamente comodo, anche perché tra allenamenti singoli, scrims, partite vere e proprie, nonché riunioni, loro stessi non avevano di certo il tempo di mettersi a cucinare qualcosa. Un altro conto era prepararsi la colazione, ma quello non richiedeva troppo sforzo e nel frigorifero o nei ripiani trovavano sempre qualcosa che andasse bene da mangiare per iniziare bene la giornata.

    Dopo aver disposto il necessario sul piano da lavoro e preso fuori tutti gli ingredienti dalle borse, appoggiò il cellulare vicino a sé, aperto sulla pagina della ricetta di quella torta. Vi erano tanti passaggi da fare, ma sperava che non sarebbero stati troppo complessi, o non gli sarebbe riuscita mai e poi mai.



    "Allora devo iniziare dalla preparazione della base al cioccolato. Tritare quindi i 140 grammi di cioccolato fondente, in modo abbastanza grossolano."



    Prese anche la bilancia, spezzando con facilità la tavoletta di cioccolato, per poterla così pesare e infine, sul tagliere iniziò a tritarlo come era detto sulla ricetta, senza farlo troppo fino. Quel primo passo almeno gli era riuscito e non era stato nemmeno troppo complicato. Sui fuochi mise una pentola con acqua, dove pose anche la bastardella e il cioccolato che poco prima aveva tritato, in modo da riuscire a farlo sciogliere a bagnomaria. Nel frattempo pesò 75 grammi di burro, che andò ad aggiuingere al cioccolato e fece sciogliere anche esso, mescolando costantemente con il cucchiaio in legno. A quel punto quella prima parte della ricetta era fatta, doveva solamente far intiepidire il composto che aveva appena creato, quindi tolse la pentola e poi la bastardella.



    "Ora bisogna prendere la planetaria, dividere i tuorli dai bianchi e aggiungere 90 grammi di zucchero semolato ai sei tuorli, okay."



    Già a quel punto le cose si fecero più complicate: non aveva idea di cose si facesse a dividere i tuorli dai bianchi e di certo le sue mani grandi non aiutavano nell'intento. Riuscì a dover sul serio usare solo sei uova, ma dovette perdere un sacco di tempo a togliere pezzi di guscio d'uovo che erano finiti assieme ai tuorli. Quella era un'impresa quasi impossibile, ma armato di pazienza alla fine ne uscì lui vincitore. Pesare i 90 grammi di zucchero fu decisamente più facile, inserendoli poi nella planetaria assieme ai tuorli. A quel punto la azionò, controllando bene di smettere appena il composto che ne uscì risultò chiaro e schiumoso. Tirò un sospiro di sollievo e si passò un braccio sulla fronte, asciugandosi il sudore. Non faceva nemmeno troppo caldo, ma gli sembrava di star sudando sette camicie per quella ricetta.

    Appena il composto di cioccolato fu tiepido, lo unì a quello che aveva appena creato, facendo girare ancora la frusta della planetaria, finché il tutto non risultò bello uniforme. A quel punto dovette prendere lo scolino e setacciare la farina, che andò a aggiungere a poco a poco nella planetaria, seguita poi dall'amido di mais e il lievito. Alla fine di tutto quello, il composto risultava liscio e compatto, proprio come avrebbe dovuto essere. Dovette spostarsi dove aveva messo la frusta elettrica, così da poter montare a neve gli albumi che aveva messo da parte poco prima e, appena furono bianchi e spumosi, vi aggiunse i restanti 90 grammi di zucchero.



    "Ora devo mescolare gli albumi montati a neve nell'impasto al cioccolato, con movimenti dal basso verso l'alto, in modo da non smontarlo e per così ammorbidire l'impasto."



    Guardò quanti passi gli mancavano ancora e sospirò appena: era una torta per il suo omega, era il minimo, ma stava veramente per impazzire e non aveva iniziato da molto. Era a malapena all'undicesimo passaggio e gliene mancavano ancora ventotto.

    Si rimboccò le maniche e, con molta attenzione, amalgamò i due composti, con movimenti dal basso verso l'alto, finché non furono un tutt'uno, liscio, privo di grumi, ma soprattutto spumoso. A quel punto infarinò appena la tortiera e vi versò l'impasto, livellandolo infine con una spatola, prima di metterlo in forno statico preriscaldato e a 180°, mettendo il timer sui 50 minuti. Si sedette per qualche minuto su una delle sedie lì presenti, sospirando pesantemente: aveva a malapena avuto il tempo di preparare la base e già si sentiva sfinito, nemmeno giocare 24 ore di fila lo avrebbe sfinito così tanto. Si prese una decina di minuti di pausa, per poi alzarsi e iniziare a denocciolare le ciliege, lasciandone una ventina intere, ponendole una dopo l'altra in una padella ampia anti aderente. Le lasciò lì dentro, misurando lo zucchero e l'estratto di ciliegia, che aggiunse poco dopo alle ciliege. Accese il fuoco sotto la padelle e le lasciò a saltare, almeno finché non uscì lo sciroppo. Lentamente tutto stava venendo, molto stranamente, ma non si poteva mai sapere cosa sarebbe potuto andare storto.



    "Martin, sei rientrato, sì? Lo teniamo ancora occupato, ma è per essere sicuro!"



    Jankos lo aveva chiamato solo per quello, quando sarebbe bastato un semplice messaggio, ma Wunder sospirò, mentre rispondeva.



    "Sì, ho anche iniziato a preparare la torta. Se potete stare fuori almeno altre due ore non sarebbe male come idea. Giusto per essere sicuri."



    Dopo quello non avrebbe dovuto metterci molto tempo, però mentre parlava iniziò a sentire un certo leggero profumo di bruciato... Imprecò a bassa voce, mentre con il mestolo di legno spostava le ciliege, notando che alcune si erano bruciate.



    "Senti Marcin, non ho altro tempo da perdere a parlare, se mi servisse altro tempo mi faccio vivo io, ciao."



    Chiuse la chiamata in fretta e furia, togliendo la padella dal fuoco, sospirando appena: non aveva altre ciliege, le aveva finite quasi tutte e non gli andava di certo di andare al supermercato un'altra volta. Buttò via le poche che effettivamente si erano rovinate e le altre le mise invece in un recipiente a raffreddare. Quando finalmente il timer del forno suonò, con una presina la tirò fuori, prendendo uno stuzzicadenti per controllare se fosse cotta. Dato che ne uscì asciutto, la lasciò a raffreddare. Non sembrava essere male, il profumo che emanava era molto buono, quindi sperava che non sarebbe diventata una cosa oscena alla fine.

    Tagliò la base in tre dischi di altezza più o meno uguale, cercando un piatto da portata molto carino, posandovi sopra il primo disco, cercando di non romperlo. Con un cucchiaio spalmò del succo di ciliegia sul disco, prendendo infine un po' delle ciliegie, che sparse sul disco.

    Tornò alla planetaria, lavandone il contenitore, così da poter preparare la crema chantilly, unendo il litro di panna fresca agli 80 grammi di zucchero a velo, montandola fino a farla diventare un composto schiumoso.

    Versò quindi un terzo della crema sul primo strato di impasto e ciliege, livellando il tutto con una spatola, anche tutto intorno. Finito quello, si accinse a prendere anche il secondo disco e lo mise sopra al primo, ripetendo il passaggio dello sciroppo, delle ciliege e la crema chantilly. Prendendo in mano l'ultimo disco, esso gli si ruppe a metà in mano, ma in qualche modo Martin ce la fece a metterlo sopra tutto, aggiustandolo assieme alla bene e meglio, tanto alla fine sarebbe stato coperto tutto dal cioccolato e dalla crema. Ricoprì infine tutto per bene con la chantilly, tenendone da parte un po'. Alla fine prese altri 100 grammi di cioccolato fondente, ammorbidendolo appena, mettendolo 4 secondi nel forno a microonde, per poi grattuggiarlo. In quel modo riuscì a formare dei riccioli che con un cucchiaio li mise tutto attorno alla circonferenza. Fece la stessa cosa con altri 150 grammi di cioccolato fondente, che questa volta invece mise in cima alla torta, nel centro di essa, lasciando qualche centimetro dal bordo.

    Ormai la torta era quasi pronta e ormai si poteva dire soddisfatto: aveva avuto qualche problema a fare tutto quello, però sperava che fosse davvero tutto buono. Per essere stata la prima volta beh, non era andata poi così tanto male, anche se preferiva lasciare il cucinare al loro cuoco di fiducia, piuttosto che dover darsi lui da fare. Tra World of Warcraft e League of Legends non aveva proprio il tempo di mettersi anche a imparare sul serio a fare quello. Dovette cercare una sac-à-poche, dove mise la crema chantilly e decorò quindi il bordo che aveva lasciato libero e alla fine vi mise sopra anche le ciliege intere che aveva tenuto da parte. Alla fine si allontanò dal banco di lavoro e osservò il suo capolavoro: era venuto bene tutto sommato, ora doveva solamente metterlo nel frigorifero ed era tutto finito, a parte il mettere tutto a posto ciò che aveva usato, ovviamente.
    La portò con attenzione al frigorifero che aveva aperto poco prima, lasciandola lì dentro. Richiuse lo sportello e sospirò soddisfatto: ora si sentiva bene con se stesso, era riuscito a fare qualcosa per Caps, anche gli altri ne avrebbero mangiata una fetta e poi il giorno dopo avrebbero avuto la giornata completamente per loro due, completamente soli soletti.

    Fandom: League of Legends RPF

    Personaggi: Wunder, Jankos

    Genere: Fluff

    Avvertimenti: ---

    Wordcount: 2000 parole

    Missione e prompt: #2 – Ricetta

     
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    Dolci kawaii

    zEWJeHZ



    Fandom: Originali

    Personaggi: ---

    Genere: ---

    Avvertimenti: ---

    Wordcount: 2000 parole

    Missione e prompt: #3 – Qualcosa di dolce

     
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