Il dolore della Green Mist

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    Personaggi: O'Khan, Jeff Cobb
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    Le urla di dolore di Oka rimbombavano nelle orecchie di Jeff, il quale aspettava pazientemente che questi finisse il commento backstage.

    Poco prima il suo compagno dello United Empire era stato colpito dal green mist di Great Muta, agli occhi e il volto, lasciandolo in un costante atroce dolore. Per chiunque era lì presente in quei momenti, tutto quello era dell'ottimo selling, ma Jeff sapeva benissimo che non si limitava solo a quello. Da quando aveva scoperto - da piccolo - che quello che ora era il suo compagno, era uno Jiangshi umano, crescendo con lui aveva imparato a conoscerlo meglio.

    Faceva male sentirlo così, voleva poter fare qualcosa per aiutarlo, ma per il momento dovevano mantenere la kayfabe. Quel commento sembrava non durare mai, mentre da un angolo nascosto alle telecamere lo vedeva contorcersi a terra, tenendosi il viso, fino a strisciare, cercando di andarsene.

    Quando finalmente il cameraman smise di girare, Jeff si avvicinò al minore con aria preoccupata; prima lo portava via di lì, prima poteva occuparsi di lui. Dannazione, Great Muta l'avrebbe pagata cara prima o poi, ma in quel momento la sua attenzione doveva essere solamente per il giapponese.

    "Jeff..." Quello di O'Khan fu un rantolo più che un tentativo di parlare. "Brucia, fa male..." Per essere uno Jiangshi, il dolore e bruciore era davvero insostenibile.

    "Ci sono qui io con te, mi prenderò cura di te come ho sempre fatto, okay?" Jeff sussurrò quelle parole rassicuranti mentre gli dava una mano ad alzarsi.

    "Grazie Jeff."

    O'Khan fece del suo meglio per calmarsi, nonostante la situazione non fosse affatto cambiata; anzi... ogni minuto che passava sembrava che tutto peggiorasse. Con l'aiuto e il sangue freddo di Jeff uscirono dall'edificio ignorando tutto e tutti, salvo poi salire sulla macchina dell'americano. O'Khan rimase tutto il tempo rigido, cercando di combattere il bisogno di muoversi, cosicché Jeff potesse guidare senza problemi. Appena sentì una mano del maggiore posarsi sulle sue, fu come se tutto attorno a lui si fosse fermato.

    Già il suo solo tocco era spesso utile per tranquillizzarlo e quella volta non era differente dalle altre. O'Khan guardo fuori dalla macchina che Jeff aveva preso in prestito, sospirando appena; continuava a sentire fastidio, ma non voleva lamentarsi troppo.

    "Io non... Non ti merito." Riuscì a dire, più a se stesso che al compagno, il quale però aveva sentito benissimo.

    "Cosa..." Jeff dovette usare tutta la sua forza di volontà per non inchiodare lì e provare un incidente. "Non..." Si fermò alla prima rientranza, girando il viso dello Jiangshi verso di sé. "Non dire mai più una cosa simile...! Sei una persona speciale per me fin dal primo momento in cui ti ho incontrato anni fa, quando eravamo bambini." Dove voleva andare a parare? Perché doveva fare un discorso simile proprio in quel momento?

    "Scusa... È solo che da quando ci siamo conosciuti sono solo stato un peso e problema per te. Anche col passare degli anni lo sono, eppure continui ad occuparti di me, anche se non lo meriterei." Cercava di guardare ovunque tranne lui, perché sapeva di farlo soffrire in quel modo.

    "Ne parliamo in hotel mentre ti do una mano a pulirti."

    Ora Jeff era serio come O'Khan non lo aveva mai visto prima fuori kayfabe. Gli strinse la mano con forza, con nessuna intenzione di lasciarla andare, quasi timoroso che se lo facesse, lui potesse scappare via. Aveva la sensazione di dover parlare con Goto e Yoshi-Hashi il prima possibile, magari avrebbero avuto modo di rispondere alle sue domande. Riprese a guidare in silenzio finché non parcheggiò all'hotel dove condividevano una camera; in quel modo sarebbe riuscito ad aiutarlo meglio e se fosse successo qualcosa, sarebbe stato direttamente lì con lui.

    Solo quando la porta della stanza si chiuse dietro di loro, Jeff si sentì meglio: ora potevano parlare quanto volevano, mentre lo avrebbe aiutato a lavarsi via la Green Mist. Lo prese per una mano fredda, ormai c'era abituato e non ci faceva più caso: anche se era uno Jiangshi umano, la sua pelle risultava comunque molto fredda rispetto al normale, accompagnandolo in bagno.

    "Togliti i vestiti, che ti preparo la vasca."

    Gli disse con un tono di voce gentile, aprendo l'acqua della vasca, attendendo che si riempisse abbastanza. Gli fece cenno di entrare, dandogli cortesemente una mano e lo fece mettere il più comodo possibile con la schiena appoggiata al bordo, dato che la zona interessata dalla Green Mist era solo quella davanti.

    Si allungò verso un cassetto, da cui prese fuori un asciugamano, appoggiandolo sulle proprie gambe, prima di prendere il soffione della doccia in mano.

    "Chiudi gli occhi."

    Gli disse con tono di voce gentile, attivando l'acqua tiepida, così da non rischiare di scottarlo; stava già soffrendo abbastanza e non voleva aumentare il dolore che provava. Passò con cura e attenzione il getto d'acqua sul suo intero corpo, in particolare il viso, per togliere via quanto poteva della Green Mist.

    O'Khan si mise il più comodo possibile nella vasca, chiudendo gli occhi appena Jeff glielo chiede. Sentire l'acqua che gli bagnava il viso lo faceva stare un po' meglio e almeno mentre gli scivolava via dal viso, non bruciava su altre parti del corpo.

    Il getto d'acqua venne interrotto non molto dopo e Jeff iniziò a passare l'asciugamano delicatamente sul suo viso, togliendo con cura ogni residuo rimasto sulla sua pelle delicata. I suoi tocchi erano molto attenti, a volte doveva impiegare più tempo su qualche macchia, ma con tanta pazienza finalmente riuscì a pulirlo per bene: non c'er più traccia della Green Mist lì, ora doveva solo occuparsi delle sue mani, poi poteva mettergli della crema che lo avrebbe aiutato contro il bruciore. Solo quando guardò nuovamente O'Khan negli occhi, lo vide fisso a guardare le mani ancora sporche: stava forse pensando al tradimento di Muta?

    "Tutti dicono bugie, Oka. Con te non l'ho mai fatto, ma anche io le ho dette a volte." Gli accarezzò una guancia, prima di mettersi a pulire le sue mani con altrettanta cura.

    "Lo so... da quando ti conosco ne stiamo dicendo entrambi, solo pochi sanno che in realtà io sono uno Jiangshi, ma quella di Muta era una bugia diversa. Prima mi ha usato per vincere e poi mi ha voltato le spalle in quel modo, lasciandomi in quel dolore così atroce." Gliel'avrebbe fatta pagare, non sarebbe stato in grado di fare il suo match a gennaio, avrebbe finito la sua carriera ben prima per mano sua.

    "Capisco come ti senti. La pagherà, te lo prometto."

    Jeff non poteva sopportare il solo pensiero di ciò che aveva fatto il wrestler di Pro Wrestling Noah; voleva assolutamente punirlo per quello, avrebbe però dovuto discuterne con il reparto creativo, prima di iniziare una qualsiasi rappresaglia. Cercando di smettere di pensarci aiutò il compagno ad uscire dalla vasca e mentre si asciugava e metteva dei vestiti puliti, lui prese della crema, che poi gli spalmò sui segni rimasti, finendo così di prendersi cura di lui. Lo faceva sempre molto volentieri, era stato così fin dal primo giorno fino a quello attuale; insieme ne avevano passate di cotte e di crude e se ora O'Khan era in grado di parlare e fare wrestling era tutto merito suo, mentre all'inizio non era che solo in grado di fare saltelli e non parlare.
     
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